don-crosta-lyon
Don Crosta al Sirha Lyon 2025

Dal sud Italia a Lione: Don Crosta arriva al Sirha Lyon 2025

Partito dal cuore del Sud Italia, Don Crosta ha portato la sua passione per la pizza fino a Lione, dove ha preso parte al Sirha, la più prestigiosa fiera mondiale dedicata alla ristorazione. Un viaggio che non è solo geografico, ma che segna un incontro con l’innovazione globale.

Con oltre 210.000 visitatori, 4.700 espositori e una superficie espositiva che si estende su 7 padiglioni, il Sirha è una piattaforma globale dove le nuove tendenze del food service prendono forma. Qui vengono presentate le tecnologie più avanzate, le materie prime più innovative e le tecniche più raffinate, offrendo ai partecipanti l’opportunità di aggiornarsi, confrontarsi e ispirarsi.

Oltre all’area espositiva, il Sirha ospita competizioni di livello internazionale, come il Bocuse d’Or, considerato il campionato mondiale della cucina, e la Coupe du Monde de la Pâtisserie, in cui i migliori pasticceri del mondo si sfidano a colpi di creatività.

Partecipare al Sirha significa immergersi in un universo dove tradizione e innovazione si intrecciano, dove l’artigianalità incontra la tecnologia e dove il cibo non è solo nutrimento, ma cultura, passione e visione del futuro. Per Don Crosta, essere presente a questo evento ha rappresentato non solo un momento di crescita e confronto, ma anche la conferma che la qualità e l’identità di un prodotto possono trovare spazio e riconoscimento sulla scena internazionale.

“Ogni esperienza è un’opportunità per imparare , ma anche per raccontare chi siamo. Il Sirha è il posto giusto per scoprire nuovi orizzonti, ma anche per portare avanti la nostra visione della pizza”, ha dichiarato Vincenzo Sannino sottolineando come questo evento sia stato per lui non solo un’occasione di aggiornamento, ma anche un palcoscenico per esporre la sua filosofia.

In questo viaggio, la tradizione non è un concetto fisso, ma una forza dinamica che si rinnova, si adatta, si confronta con i tempi, senza mai smarrire la sua essenza. La sua pizza non è il frutto di un semplice atto meccanico, ma di una riflessione continua e profonda, di una ricerca che non ha mai fine.

Si torna da eventi come questo con idee nuove, con strumenti in più, ma soprattutto con una consapevolezza più profonda: la cucina è un linguaggio universale, fatto di tecnica e cuore, di studio e istinto.

Il Sirha di Lione ha lasciato in Don Crosta non solo ispirazione, ma anche conferme: il valore dell’artigianalità, l’importanza dell’innovazione quando è al servizio della qualità, la bellezza di un mestiere che si evolve senza mai perdere la sua anima.

Perché la vera evoluzione non sta nel cambiare ciò che si è, ma nel trovare sempre nuovi modi per raccontarlo.